Che le sorti del turismo mondiale dipendano quasi esclusivamente da internet, lo hanno capito anche i sassi!
Tale certezza trova conferma anche nella statistica appena pubblicata da eTRAK, che ha analizzato le prenotazioni ricevute dalle 30 più grandi catene alberghiere mondiali, durante tutto il 2009.
Fonti di prenotazione per gli hotel nel 2009
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I numeri evidenziano un aumento del canale internet, che nel 2009 registra un incremento del 6,6% rispetto all’anno precedente, a discapito dei grandi GDS e del canale voce (call center e centri di prenotazione telefoniche), che subiscono rispettivamente un calo del 3,7% e del 2,9%.
Il declino dei GDS è causato soprattutto dalla crisi delle agenzie di viaggio negli Stati Uniti, le quali nel 2006 rappresentavano il 41% delle quote di mercato, mentre nel 2009 sono scese al 33% (fonte Phocus Wright).
Prenotazioni effettuate su internet nel 2009
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Interessante come dal 2008 al 2009 ci sia un calo del 4,3% delle prenotazioni effettuate sui siti web ufficiali degli hotel, diminuzione da attribuire sicuramente alla crisi economica, che come avvenne dopo l’11 settembre 2001, ha spinto gli albergatori presi dal panico, ad abbassare i prezzi delle camere, ma soprattutto ad “abbracciare le grandi OTA” (Expedia, Bookings, etc.).
Considerazioni
In un periodo di grandi dubbi sul futuro del turismo, l’unica certezza rimane internet, visto che il web è sempre più il principale canale di vendita per gli hotel e proprio per questo motivo rappresenta il luogo dove gli albergatori devono concentrare maggiormente le loro energie ed i loro investimenti.
Se si vuole sfruttare il potenziale di internet, bisogna destinare su di esso il proprio budget pubblicitario, necessario per mettere in atto un’efficace strategia di marketing online, che non può prescindere dai seguenti elementi:
– sito web dal design accattivante ma intuitivo ed ottimizzato dal lato SEO
– posizionamento del sito nelle prime pagine dei motori di ricerca
– keyword advertising da abbinare al posizionamento organico
– booking online stabile e performante integrato nel sito
– Social Media Marketing su social network e nelle communities social travel
– Direct E-Mail Marketing per invio periodico di newsletter ai propri contatti
Spero che leggendo questo post, gli albergatori che investono sulla comunicazione online meno dell’1% del fatturato annuo (ne conosco parecchi), si rendano conto del grande errore che stanno commettendo e corrano immediatamente ai ripari, poichè chi perde questo treno, difficilmente potrà recuperare in futuro.
Fonte: HeBS
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Io sono fra coloro che hanno capito con un pò di ritardo l’importanza di internet, ma per fortuna grazie ad un pò di studio, pratica, dedizione costante e per merito di un consulente esperto in internet advertising mi sono rimesso in paro. Dopo circa due anni che sono stati necessari per raggiungere gli obiettivi di marketing prefissati, oggi il canale di vendita del mio agriturismo è al 100% internet, ho aumentato l’occupazione e ridotto le commissioni per gli intermediari.
Sono pienamente d’accordo con te, ci sono tantissimi albergatori che non investono più del 1% nella promozione, vendita e marketing della loro struttura. Sono convinto che molti cominceranno a valutare l’arma che hanno in mano come il loro sito web e lapossibilità di sfruttare e-mail marketing.
Giuseppe
Perfettamente d’accordo che si debba puntare al massimo su internet per poter massimizzare i profitti del proprio albergo un po meno su come la situazione attuale venga presentata in questa statistica. Si parla infatti delle trenta maggiori catene alberghiere mondiali cioè dei veri e propri colossi economici che si possono permettere grandi investimenti sul web e trattative “quasi alla pari” con le OTA, tanto che alcune di queste hanno deciso di non vendere le loro camere tramite le OTA.
L’albergatore medio italiano potrà sopravvivere senza l’intermediazione in un futuro a mio avviso ancora molto lontano.
Per quanto riguarda le agenzie di viaggi, queste più che ridimensionando stanno semplicemente cambiando aspetto e non sono più il ramo più importante dell’intermediazione, ne è una prova che i più grandi grossisti inglesi e americani stanno facendo sempre più affari con le OTA che decidono di risparmiare dal lato contracting
Saluti Riccardo
Ciao Riccardo, hai ragione che il campione non sia indicativo al 100% sulle strutture ricettive mondiali, ma io credo che il canale web sia addirittura maggiore per i piccoli hotel.
Per esperienze diretta con molti clienti albergatori, ti dico che OTA e GDS rappresentano nella maggior parte dei casi meno del 10% dei loro introiti, quindi non parliamo di disintermediazione totale, ma comunque ai minimi.
Naturalmente ciò è più semplice per strutture con meno di 20/30 camere, rispetto ad hotel che ne hanno qualche centinaia.
E’ anche ovvio che tale disintermediazione è possibile solo se si ha una buona visibilità online ed un sito come si deve, quindi torniamo al discorso dei molti albergatori che non sfruttano a dovere il potenziale web…
Per le agenzie di viaggio la situazione è assai complicata, è vero che stanno cambiando, ma la trasformazione è ancora lunga e difficile e nel frattempo è innegabile che abbiano registrato un drastico calo del loro giro d’affari.
Grazie per il commento!
Secondo te qual’è il miglior software di booking online presente sul mercato ?
Per esperienza personale ti dico che simple booking è veramente un ottimo prodotto, intuitivo, stabile, performante.