Se il 2008 è stato l’anno dei social network, anche il 2009 sembra confermare questo trend, ed i numeri presenti all’interno della statistica “Global Faces and Networked Places” divulgata dall’istituto di ricerca Nielsen, rendono chiaro soprattutto il fenomeno facebook mania, una community in continua crescita in tutto il mondo.
I social network sono diffusi ed aumentano la loro audience tra i navigatori, cambiando il loro modo di trascorrere il tempo online ma anche il modo di comportarsi e relazionarsi con gli altri nella vita di tutti i giorni. Gli utenti manifestano chiaramente il loro interesse verso tutte le comunità virtuali, che oltre ai social network, comprendono anche i blog ed i forum.
Gli utenti passano molto più tempo su internet, ma soprattutto nelle community
Sul web c’è una costante ricerca di luoghi d’aggregazione, dove i navigatori possono condividere opinioni e notizie in tempo reale. Questo spiega anche l’aumento a livello globale del tempo trascorso su internet, che è cresciuto per i siti della categoria Community del 63%, ma nel caso di Facebook è aumentato addirittura del 566%. Grazie a questo successo Facebook è il divenuto il nono brand più visitato al mondo, ma soprattutto il primo per il tempo medio trascorso per persona (3 ore e 10 minuti al mese).
Facebook nasce per i giovani, ma si diffonde per tutte le fascie d’età
Altro dato di rilievo riguarda le fascie d’eta coinvolte in questo fenomeno, che se in una prima fase coinvolgeva soprattutto i giovanissimi, adesso rigurda anche i più adulti. Il maggiore incremento infatti proviene dalla fascia di età 35-49 anni (+21.4 milioni) ed inoltre tra i nuovi utenti quelli di età compresa tra 50 e 64 anni sono quasi il doppio di quelli minori di 18 anni (+13.6 milioni contro +7.3 milioni). Questo significa che l’audience di blog e social network vede diminuire la percentuale rappresentata dagli under 18, mentre aumenta quella degli over 50. Facebook ha subito una straordinaria evoluzione poichè inizio nel 2004 come un servizio per studenti universitari, ma oggi un terzo dei suoi visitatori totali ha tra 35 e 49 anni e quasi un quarto ha più di 50 anni.
Un mercato ancora vergine, ed un grande potenziale ancora inespresso
I social network sono dunque un enorme bacino di utenti, che solo con facebook conta circa 220 milioni di iscritti, ma ad oggi il loro potenziale pubblicitario non è stato ancora minimamente sfruttato. Il motivo risiede soprattutto nei contenuti, che sono composti da dati, foto ed informazioni degli utenti stessi che alimentano il social network. Gli utenti infatti non sono semplici fruitori e lettori di contenuti (come nel caso di un lettore di un giornale), ma anche creatori, e per questo avvertono un sentimento di possesso, che li porta a non vedere di buon occhio la pubblicità, sentita come “un’imbucata” ad una festa privata. Se fatta in maniera errata, la pubblicità sui social network rischia quindi di essere percepita dagli utenti come un’invasione della propria privacy.
Come sfruttare al meglio i Social Network
I dati sull’advertising effettuati nell’ultimo anno, dimostrano che i classici banner e spazi pubblicitari su facebook non attecchiscono, e che sempre meno utenti cliccano su immagini e messaggi di rimando ai siti delle aziende. Attualmente l’unico modello vincente è quello delle Fan Page, che sono paragonabili a pagine pubblicitarie, ma al cui interno il navigatore può lasciare commenti, partecipare a discussioni e sondaggi, e tenersi sempre aggiornato sulle ultime iniziative proposte dall’azienda. Un successo testimoniato dalle fan page di aziende come Starbucks o Adidas, che hanno migliaia di iscritti attivi.
L’approccio commerciale deve essere leggero, bisogna rivolgersi agli utenti in punta di piedi e senza dare l’impressione di voler vendere un qualcosa a tutti i costi e nell’immediato. Per attecchire in un mercato così chiuso e diffidente come quello dei social network, c’è bisogno di pazienza, poichè i tempi rispetto ad ogni altro mezzo di comunicazione saranno molto più lunghi. Ma una volta che il passaparola virtuale sarà innescato in maniera corretta, ed alimentato con costanza, si incominceranno a raccogliere i frutti dei nostri sforzi.
Naturalmente gestire una fan page porta via tempo, e poter proporre frequentemente nuovi contenuti per far tornare gli iscritti non è un’operazione semplice, ma per fortuna anche in questo caso, i professionisti del settore come il sottoscritto possono venire in vostro aiuto.
Dati Forniti dall’Istituto di Ricerca Nielsen
Bell’articolo, complimenti! In effetti gestire una fan page richiede un impegno paragonabile a quello impiegato per mantenere vivo un blog.
Questa statistica testimonia il fatto che il mercato è in continua evoluzione, e che bisogna rimanere sempre aggiornati per sfruttare tutte le opportunità offerte da internet.