Test per verificare il posizionamento di un sito web nei motori di ricerca

La volontà di scrivere questo articolo nasce dopo una serie di appuntamenti che ho effettuato la scorsa settimana con dei clienti albergatori, i quali mi hanno contattato per migliorare la visibilità dei loro hotel nei motori di ricerca. Durante questi  colloqui ho avuto modo di parlare con persone diverse fra loro, tutte in possesso di una grande esperienza nel settore alberghiero (non meno di 12 anni di lavoro alle spalle), dotate di un ottimo titolo di studio e comprese in una fascia d’età abbastanza giovane fra i 35 ed i 58 anni, ma nonostante questi requisiti ideali, ho sempre riscontrato e lo dico con il massimo rispetto, un’assoluta ignoranza in materia di posizionamento e web marketing.

Intendiamoci, non che io pretendessi di andare a parlare con persone che conoscono in maniera specifica il mio lavoro, anche perchè sarebbe controproducente per la mia professione, ma rimango stupito dalla quantità di punti interrogativi, che ruotano intorno ad argomenti così attuali ed importanti, come internet e motori di ricerca.

Per giustificare quanto detto, voglio condividere con tutti voi due delle frasi incriminate, che mi capita di sentire spesso dai miei clienti e che ancora oggi mi fanno ribollire il sangue.

Albergatore: “Il sito web del nostro hotel è messo bene sui motori di ricerca, è sempre al primo posto, però non riusciamo a capire come mai il numero di visitatori è così basso”.

Risposta del sottoscritto: “In realtà il sito web in questione appare al primo posto (e neanche sempre) solo scrivendo il nome specifico dell’hotel, mentre per tutte le altre parole chiave che generano visite no!”

Albergatore: “Non sappiamo quanti visitatori arrivano sul nostro sito, le statistiche non le abbiamo mai viste perchè chi ci ha fatto il sito non le ha attivate.”

Risposta del sottoscritto: “Peccato, perchè non avere delle statistiche sul proprio sito è come aprire un museo e non sapere quanti visitatori ci entrano.”

A questo punto è mia intenzione stilare una guida molto semplice, o se vogliamo un test che servirà ai meno esperti per fare una sorta di tagliando al sito web del proprio hotel. Passo dopo passo seguendo questi semplici punti, capirete se il vostro sito web ha la giusta visibilità sui motori di ricerca, o se è il caso di intervenire per migliorarlo e non perdere ulteriori potenziali clienti.

1. Verifica il posizionamento del sito web cercando il nome dell’hotel

Collegatevi su Google.it e nel campo di ricerca scrivete solo il nome del vostro hotel, “hotel pippo” per esempio. In questo caso il sito web dell’hotel pippo dovrebbe apparire al primo posto, o qualora ci siano altri hotel in Italia con lo stesso nome, dovrebbe quanto meno essere nella lista dei risultati entro la prima pagina.

Se facendo questo primo test il sito del tuo hotel non compare al primo posto o  almeno nella prima pagina dei risultati, puoi fermarti a questo punto, poichè siamo già di fronte al più grave dei casi, detto “sito fantasma“, che richiede immediatamente un intervento per migliorarne il posizionamento.

Si verifica questa situazione quando il sito web di un hotel è preceduto da altri siti o portali in cui è presente, tipo i portali OTA come Venere, Expedia, Bookings, etc. Questa lacuna comporta una perdita di potenziali clienti diretti, i quali molto probabilmente trovando sui motori di ricerca prima il sito di un intermediario, utilizzeranno quest’ultimo per prenotare la propria vacanza.

Se invece il sito del tuo hotel è al primo posto non ci sono problemi e puoi procedere con i passi successivi.

2. Verifica la visibilità del tuo hotel cercando per tipologia ed area geografica

Come in precedenza collegati a google.it, ma stavolta inserisci nel campo di ricerca la parola chiave corrispondente alla tipologia della tua struttura ricettiva (hotel, o B&B, oppure Agriturismo, etc…) più la parola chiave rispetto all’area geografica di pertinenza.

Esempio: nel caso di un agriturismo situato in provincia di siena le due parole chiave saranno quindi “agriturismo siena“.

Se con la combinazione di queste due parole chiave il vostro sito non appare entro la terza pagina dei motori di ricerca, allora state perdendo clienti rispetto ai concorrenti e sarebbe opportuno rimediare in fretta.

3. Verifica il titolo di tutte le pagine del tuo sito web

Ogni sito web se realizzato correttamente, dovrebbe avere un titolo differente per ogni pagina che lo compone, mentre i siti che hanno tutte le pagine con lo stesso titolo o quasi, evidenziano la mancanza di un valido lavoro di posizionamento. Spesso intatti i siti web dei miei clienti hanno lo stesso titolo, ovvero il nome dell’albergo, presente sia in home page “hotel pippo“, che sulle varie pagine interne ma con qualche piccola aggiunta, tipo “hotel pippo – Le camere” e così via per le altre pagine.

Un sito web che ha titoli differenti nelle varie pagine avrà maggiore possibilità di ricevere visitatori per molteplici parole chiave, affermazione che trova risconto anche per il fatto che i motori di ricerca non gradiscono i siti web con lo stesso titolo ripetuto su ogni pagina.

Il titolo delle varie pagine del vostro sito web è visibile nella barra nella parte alta del browser, vedi esempio:

esempio titolo sito web

4. Verifica le statistiche del tuo sito web e fai un analisi dei risultati

Le statistiche come detto in precedenza sono fondamentali per conoscere la visibilità di un sito web e forniscono oltre al numero di visitatori, anche molti altri elementi utili per valutarne l’efficacia. Nel mio lavoro per esempio l’analisi delle statistiche è necessaria per l’individuazione delle lacune di un sito web e per la scelta degli obiettivi da conseguire, quindi è buona regola per tutti consultare le statistiche  almeno un paio di volte al mese.

Dando dunque per scontato che il vostro sito web abbia delle statistiche attive, vediamo quali sono le principali informazioni che devono essere tenute in considerazione.

Dato che ci sono molti software utilizzati per il monitoraggio delle statistiche (io consiglio sempre di utilizzare Google Analytics, il migliore in circolazione), specificherò in maniera generica, il tipo di informazione che bisogna andare a consultare, evitando di dare percorsi e riferimenti precisi che potrebbero essere diversi caso per caso.

A) Oltre al numero di visite le statistiche devono fornirci un’idea chiara riguardo la profondità delle visite ricevute. In pratica è fondamentale avere tanti visitatori sul proprio sito web, ma è ancora più importante che questi non lascino subito il sito per motivi di vario genere. Bisogna dunque controllare nelle statistiche il tempo medio che il navigatore impiega per visitare il nostro sito, ed il numero di pagine che esso ha visitato. Se questi due dati  delle vostre statistiche sono molto bassi, significa che il sito web in questione ha un’alta frequenza di rimbalzo, cioè il navigatore entra nel sito ed esce molto presto.

Per darvi un punto di riferimento in termini numerici, la frequenza di rimbalzo non dovrebbe mai superare il 50%.

Vedi Esempio:

profondità visite ricevute

Se il tasso di rimbalzo è elevato, bisogna individuare le cause, che solitamente sono da imputare a contenuti grafici e testuali ritenuti poco gradevoli dagli utenti, o dalla mancanza di alcune importanti informazioni e via dicendo…

B) Altro tipo di informazioni che bisogna verificare sono le sorgenti di traffico, ovvero tutte quelle componenti che determinano l’arrivo di un navigatore sul nostro sito web. Questi dati rappresentano la percentuale di visitatori che può arrivare al nostro sito in 3 differenti modi:

accesso diretto (visitatore che già conosce l’indirizzo del sito web)

siti di riferimento (visitatore che clicca su un link presente su un altro sito web)

motori di ricerca (visitatore che arriva sul sito da un motore di ricerca)

Chiaramente un sito che ha un ottimo posizionamento dovrebbe avere una percentuale molto alta per le visite tramite motori di ricerca (Google, Yahoo, Bing, etc…), di solito dal 65 all’80 per cento.

Vedi Esempio di sorgenti di traffico:

sorgenti di traffico

C) Successivamente tra le altre informazioni che si devono consultare fra le sorgenti di traffico, c’è quella inerente alle parole chiave o keywords, sezione che ci indicherà tramite quali termini i navigatori sono arrivati al nostro sito dai motori di ricerca.  La parola chiave più cercata è solitamente il nome della struttura ricettiva, ma subito dopo sarebbe corretto trovare in sequenza tutta una serie di keywords generiche, composte da tipologia di struttura (hotel, agriturismo, albergo, etc…) più la zona geografica di pertinenza (nome città o aree turistiche limitrofe).

Vedi Esempio di lista delle parole chiave:

Esempio statistiche parole chiave

Qualora nella lista delle parole chiave non abbiate quelle più generiche, vuol dire che il sito web della vostra struttura ricettiva viene trovato solo ed unicamente se già si conosce il nome o l’indirizzo. Anche quest’ultimo caso indica chiaramente la necessità di un lavoro di posizionamento sul sito web, per fare in modo che venga trovato sui motori di ricerca anche da persone che non conoscono il nome dell’hotel.

D) Altra sezione importante delle statistiche di un sito web è quella riguardante la panoramica dei visitatori, che contiente informazioni preziose sulla provenienza (nazione o città del visitatore). Conoscendo questi dati potremo sapere da quali paesi riceviamo maggiori visite e quindi capire se è il caso di migliorare il posizionamento del nostro sito web in una determinata lingua, visto che nel campo del turismo avere una buona visibilità almeno in inglese oltre all’italiano è indispensabile.

Vedi Esempio di provenienze dei visitatori:

provenienza visitatori

Conclusione

Naturalmente ci sono mille altre informazioni che si possono carpire da un sistema di statistiche, ed gli esperti di web marketing come il sottoscritto, possono anche effettuare un‘analisi professionale sullo stato di un sito web, impostando inoltre degli obiettivi e determinando il tasso di conversione (percentuale di utenti che una volta entrati sul sito web compiono qualche azione di valore, come effettuare una prenotazione, o mandare un e-mail di richiesta, o compilare un form di disponibilità, etc.), ma visto che questo articolo nasce come una semplice guida per coloro che non sono molto ferrati in materia, preferisco evitare di andare oltre.

Consiglio di fare questo test a tutti gli albergatori, perchè il posizionamento di un sito web è il miglior investimento per una struttura ricettiva, quindi è importante capire se state sfruttando a dovere le potenzialità offerte dal mondo di internet.

Per tutti coloro che dopo aver fatto questo test, hanno capito di avere bisogno di promuovere il proprio sito web nei motori di ricerca, naturalmente sapete che potete rivolgervi al sottoscritto… :-)

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19 Comments

  • Simone Sardi ha detto:

    Con mio sommo dispiacere ho verificato che il mio sito web appare in prima pagina su google solo scrivendo il nome, negli altri casi mai. Aspetto settembre per contattarti per un appuntamento, nel frattempo grazie dell’articolo!

  • Val Tidone ha detto:

    Una guida pratica, semplice, e per alcuni versi illuminante. Ora vado subito a fare qualche verifica sul sito web del nostro agriturismo.

    Per il momento ringrazio

  • cesare comisso ha detto:

    Semplice e… pratico. Un articolo di facile comprensione che mi aiuterà anche nel confronto con la mia web agency.
    Grazie

  • cesare comisso ha detto:

    A proposito della profondità delle visite ricevute, punto 4 lettera A, vorrei conoscere il valore medio accettabile per quanto concerne:
    Tempo medio
    Numero pagine

    Grazie

  • Enrico Ferretti ha detto:

    Salve Cesare! Di solito un sito web di un hotel, per ottenere buoni risultati in termini di conversioni (cioè visite ricevute che si tramutano in prenotazioni), dovrebbe avere una frequenza di rimbalzo non superiore al 30%, con una media di almeno 5/6 pagine visitate. Il tempo della visita invece dipende molto dalla quantità di contenuti presenti in ogni pagina, ma direi che 2 minuti sono il minutaggio minimo. Comunque le statistiche non hanno dei veri e propri standard, vanno valutate caso per caso, in quanto ogni sito web ha le proprie caratteristiche grafiche e descrittive.

  • Massimiliano ha detto:

    Già semplice è pratico per chi è alle prime armi. Complimente per il blog e per l’intervento al BTO di Firenze.

  • Sonia ha detto:

    Ciao Enrico,

    sapresti indicarmi qualche facile lettura per ottenere qualche nozione in piu’ in merito al SEO?…grazie mille!

    E…complimenti per il post, davvero molto chiaro!

    Sonia

  • Enrico Ferretti ha detto:

    Ciao Sonia, per come la vedo io ti consiglio più che altro di frequentare qualche corso SEO, magari organizzato da MADRI o da GIORGIO TAVERNITI, poi frequenta costantemente forum e blog di settore, saranno sempre più aggiornati e sul pezzo di qualsiasi libro.

  • Harry Potter ha detto:

    Come posso rimediare se le mie visite giornaliere sono diminuite troppo? NATURALMENTE GRATIS

  • Francesco Iacopino ha detto:

    Un articolo eccellente. Venerdì ho un appuntamento per la gestione di 5 siti di cui 4 di alberghi. Mi sarà utile citare nel discorso parte delle tue osservazioni.

  • Hi.

    I think that you have written a very good article. Very, very useful. I have saved it as a reference for the future.

    Best regards.

    Zoraida

  • Fiorella Felletti ha detto:

    SONO TENTATA DI DIRE CHE SONO CAPITATA QUI PER CASO … MA NON è COSI HO DIGITATO PROPRIO COME PUBBLICIZZARE ALL’ESTERO UN HOTEL ….
    DOPO AVER LETTO SOLO DUE POST  MI SENTO MEGLIO ED HO LE IDEE PIù CHIARE , ORA NON HO PIù TEMPO , DEVO PREPARARE LA CENA , MA DOMANI RITORNO ED APPROFIAMO IL TUTTO DI PIù… GRAZIE
    FIORELLA
    hOTEL JULIA LIDO ESTENSI

  • Anonimo ha detto:

    Ciao Fiorella, il fatto che tu abbia trovato il mio blog in questo modo tramite motori di ricerca, conferma che il posizionamento organico, o SEO, gioca un ruolo fondamentale per ottenere visibilità rispetto ai propri utenti target. Saluti!

  • Webmaster one ha detto:

    Ottimo! la semplicità con cui ai esposto il problema1

  • F. B. ha detto:

    Per l’appunto il mio è proprio un agriturismo in provincia di Siena…naturalmente il mio sito non è entro la terza pagina!
    Ma, sebbene io sia più che consapevole di tutti i limiti del mio sito, quelli visibili di foto e contenuti e quelli “invisibili” di struttura e tecnica di composizione del sito, mi chiedo: quanto mi costerebbe in termini di consulenza e non solo arrivare entro la terza pagina?
    Mi spiego: con la concorrenza che c’è, come può una struttura con soli 16 posti letto, per quanto bella e di charme, compretere con “mostri” da 40 posti letto in su?
    A conti fatti anche nella più rosea delle ipotesi c’è un limite a quanto si può fatturare in un anno e non si può spenderne più del 10% in marketing, giusto?
    A questo proposito mi chiedo se conosci agriturismo.net e il suo “cerca clienti”…lo trovo uno strumento fantastico e vorrei sapere se conosci altri portali che utilizzano questo sistema.
    Comunque grazie per tutti gli utilissimi consigli, tornerò spesso a trovarti!

  • Enrico Ferretti ha detto:

    Io se fossi in te oltre a inserirti strategicamente su portali turistici ad alto traffico, investirei su attività di web marketing che ti consentano di ottenere visibilità diretta, quindi sicuramente Seo, pay per click, e direct email marketing. Senza dubbio con una strategia integrata composta da questo marketing mix, intercetteresti visitatori profilati e otterresti un maggior numero di prenotazioni.

  • Fana ha detto:

    Grazie per i validi consigli!

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